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La guerra del Golfo1990 - 1991 |
Giorgio Baroni - 19.05.2007 |
La guerra tra la coalizione dell'ONU sotto il comando statunitense e l'Iraq, ebbe origine dall'occupazione del Kuwait da parte dell'esercito iracheno, che iniziò all'alba del 2 agosto 1990. A partire da quella data, iniziò un'intensa operazione politica da parte dell'ONU, volta a restituire la libertà al piccolo stato del Golfo Persico; nel corso di quattro lunghi mesi, furono varate dodici risoluzioni e attuati tutti i preparativi per un'operazione militare: Scudo nel deserto. |
LA PARTECIPAZIONE ITALIANA AL CONFLITTO |
L'intervento dell'Italia nella crisi del Golfo Persico, costituì un episodio di particolare rilievo nella storia delle nostre Forze Armate. Le vicende e le azioni che coinvolsero i nostri militari furono oggetto di particolare attenzione da parte degli organi d'informazione, e anche se la nostra partecipazione all'esercito della coalizione, non fu certo molto numeroso in confronto ad altre Nazioni a noi paragonabili, diede modo ai nostri soldati di offrire ancora una volta il loro generoso contributo. Sicuramente con l'operazione a carattere umanitario Provide Comfort, l'Italia diede un contributo ben più sostanzioso di quanto fece in precedenza nel periodo del conflitto combattuto.OPERAZIONE "LOCUSTA" - GUERRA DEL GOLFO 02-08-1990 / 30-07-1991L'Italia all'operazione "Locusta", che poi sfociò nella "Guerra del Golfo", partecipò con 2800 uomini della Marina Militare e 412 dell'Aeronautica Militare di cui 98 ad ERHAC in Turchia e 314 ad AL DHAFRA negli Emirati Arabi Uniti. |
MARINA MILITARELa forza della nostra Marina era composta di 16 unità navali, che si alternarono durante le operazioni con un proprio ciclo operativo:![]() Minerva ......... 16.08.90 - 24.08.90 ![]() Sfinge .......... 16.08.90 - 24.08.90 E' da ricordare che le corvette Minerva e Sfinge nei 9 giorni del loro ciclo operativo essendo dislocate nel Mediterraneo Orientale a sostituire navi americane partite per il Golfo, non toccarono alcun porto e solo dopo il rientro in Italia, si svolsero le pratiche per il disbrigo e l'inoltro della corrispondenza di bordo. ![]() Stromboli ....... 02.09.90 - 17.02.91 ![]() Orsa ............ 02.09.90 - 04.01.91 ![]() Libeccio ........ 02.09.90 - 31.01.91 ![]() Zeffiro ......... 13.10.90 - 17.02.91 ![]() San Marco ....... 28.01.91 - 15.03.91 ![]() Lupo ............ 28.01.91 - 15.03.91 ![]() Audace .......... 17.01.91 - 28.04.91 ![]() Vesuvio ......... 12.02.91 - 24.04.91 ![]() Sagittario ...... 12.02.91 - 28.04.91 ![]() Milazzo ......... 16.04.91 - 30.07.91 ![]() Vieste .......... 16.04.91 - 30.07.91 ![]() Sapri ........... 16.04.91 - 30.07.91 ![]() Tremiti ......... 16.04.91 - 30.07.91 ![]() Maestrale ....... 20.04.91 - 30.07.91 |
AERONAUTICA MILITARELa forza della nostra Aeronautica era così composta:Dal 25-9-1990 al 15-3-1991 n.8+2 Tornado con 314 uomini Al Dhafra (E.A.U.) Dal 06-1-1991 al 11-3-1991 n.6 RF 104G con 98 uomini Erhac (Turchia) L'unità direttamente impegnata nel conflitto, fu stanziata nella base aerea di Al Dhafra, negli Emirati Arabi Uniti. Il reparto fu assistito dal personale dell'ambasciata italiana di Abu Dhabi, in cui furono stanziati alcuni militari per svolgere le operazioni di governo del personale. L'operazione fu denominata "Locusta" e il suo comando fu affidato al Colonnello Mario Redditi. Tale contingente operò dalla fine dell'agosto 1990 al marzo del 1991. Gli aerei rientrarono in Italia il 15 marzo, mentre il personale rientrò entro la fine del mese. Le lettere inoltrate tramite il servizio postale di San Marino e della Città del Vaticano, continuarono ad essere inoltrate poichè poterono utilizzare quelli in partenza o in transito da Londra, da dove l'inoltro della corrispondenza non fu mai interrotto. ![]() Lettera spedita il 27-02-1991 con le poste di San Marino, indirizzata ad ufficiale italiano presso l'ambasciata di Abu Dhabi (E.A.U.) dove giunse il 10-03-1991 e ricevette il bollo amministrativo tondo del secondo periodo. ![]() Lettera spedita il 27-02-1991 con le poste della Città del Vaticano, indirizzata ad ufficiale italiano presso l'ambasciata di Abu Dhabi (E.A.U.) dove giunse il 10-03-1991 e ricevette il bollo amministrativo tondo del secondo periodo. Volendo invece seguire i canali militari, la posta doveva essere indirizzata a Roma, presso un apposito ufficio dello Stato Maggiore dell'Aeronautica, da qui veniva poi inviata a Gioia del Colle o a Pisa per l'inoltro tramite i voli periodici della 46^ aerobrigata. Per l'invio della corrispondenza dai reparti all'Italia, si dovette provvedere in modi diversi, poichè non fu creato un ufficio postale militare. ![]() Lettera spedita per Posta Militare con bollo di partenza "Comando Distaccamento A.M. Al Dhafra" indirizzata Stato Maggiore Aeronautica - servizio informazioni famiglie -Roma-. ![]() Sul retro il bollo "Ministero Difesa Palazzo Aeronautica Roma" e il timbro postale di Roma centro del 27-02-1991 ![]() Lettera spedita per Posta Militare con bollo di partenza "Reparto Volo Autonomo Golfo Persico" indirizzata Stato Maggiore Aeronautica - servizio informazioni famiglie -Roma-. ![]() Sul retro il bollo "Ministero Difesa Palazzo Aeronautica Roma" e il timbro postale di Roma centro del 15-03-1991. Il caso più semplice fu quello relativo al reparto operante in Turchia, la cui corrispondenza viaggiò principalmente tramite voli militari italiani. In alcuni casi anche la corrispondenza affidata alle poste turche fu bollata e restituita al comando italiano, da dove proseguì tramite i canali ufficiali e poi consegnata al coperto. Più complessa fu la situazione per l'inoltro della corrispondenza dal reparto operante negli Emirati Arabi Uniti. Nel primo periodo la quasi totalità della posta viaggiò tramite i canali ufficiali, probabilmente per motivi di sicurezza, per evitare che si venisse a conoscenza della dislocazione del reparto italiano. Fino al gennaio 1991 i bolli amministrativi in uso, riportavano la dicitura "Distaccamento A.M. - Golfo Persico" se provenienti dal personale distaccato presso l'ambasciata di Abu Dhabi, e "Distaccamento A.M. - Al Dhafra" se provenienti dal personale assegnato al campo d'aviazione. La corrispondenza con impressi tali timbri fu trasportata in Italia, principalmente tramite il canale ufficiale, fino all'ufficio postale del Ministero della Difesa - Palazzo Aeronautica, dove era eventualmente affrancata e bollata. Dal ministero era inviata al destinatario all'interno di una seconda busta, da cui deriva l'affermazione "viaggiata al coperto". A partire da metà gennaio i timbri amministrativi furono cambiati e fu modificata anche la dicitura, unica per tutti, in "Reparto Volo Autonomo Golfo Persico". Le corrispondenze recanti i nuovi timbri, furono inoltrate senza problemi sia tramite il canale militare sia tramite quello postale locale. Nel primo caso la posta venne inoltrata come indicato in precedenza, ma una volta giunta a Roma, annullata e recapitata direttamente, senza essere inserita in un involucro anonimo. |
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